By Azzurra Gianotto
Per iniziare questa rubrica dal titolo “Curiosità” vorrei svelare una delle prime cose basilari da sapere, che ho scoperto anche io con mio interesse all'epoca di un'emozionata e intrepida matricola, per vivere nell'ambiente veneziano. Sono ormai tre anni che vivo a Venezia, da subito mi sono sentita rapire da questa atmosfera così magica e ho potuto scoprire un sacco di cose interessanti, piccole perle che custodisco tra i miei ricordi più belli che vorrei condividere qui con altri avventurieri lagunari. Da dove partire? Ovviamente da Venezia.
Venezia, la città sull'acqua e per molti, come per la sottoscritta, la città più bella del mondo, ha un suo simbolo, unico e irripetibile: la gondola. Una volta quando ero piccola, mi divertivo a contarle nel Canal Grande, figuriamoci ora se lo faccio più, quasi nemmeno ci faccio caso. Ogni giorno, per San Polo, Strada Nuova, Rialto, sentiamo urlare: “Gondola, gondola! Signora vuole fare un giro in gondola?”. Attrazione turistica pressoché oggi, utile mezzo di trasporto nobile non in passato, ammettiamolo, ha il suo fascino. Solo per dare l'idea della sua originalità e la sua complessità una gondola è composta da 280 diversi pezzi, fabbricati con 8 essenze di legname e la sua costruzione richiede soltanto un anno. Lunga all'incirca 11 metri e di caratteristica forma asimmetrica, con il lato sinistro più largo del destro, può essere condotta da uno a quattro rematori che vogano alla veneta, cioè in piedi e rivolti verso la prua, e con un solo remo. Il nero è di vigore.
Venezia, la città sull'acqua e per molti, come per la sottoscritta, la città più bella del mondo, ha un suo simbolo, unico e irripetibile: la gondola. Una volta quando ero piccola, mi divertivo a contarle nel Canal Grande, figuriamoci ora se lo faccio più, quasi nemmeno ci faccio caso. Ogni giorno, per San Polo, Strada Nuova, Rialto, sentiamo urlare: “Gondola, gondola! Signora vuole fare un giro in gondola?”. Attrazione turistica pressoché oggi, utile mezzo di trasporto nobile non in passato, ammettiamolo, ha il suo fascino. Solo per dare l'idea della sua originalità e la sua complessità una gondola è composta da 280 diversi pezzi, fabbricati con 8 essenze di legname e la sua costruzione richiede soltanto un anno. Lunga all'incirca 11 metri e di caratteristica forma asimmetrica, con il lato sinistro più largo del destro, può essere condotta da uno a quattro rematori che vogano alla veneta, cioè in piedi e rivolti verso la prua, e con un solo remo. Il nero è di vigore.
"Sono ormai tre anni che vivo a Venezia, da subito mi sono sentita rapire da questa atmosfera così magica e ho potuto scoprire un sacco di cose interessanti, piccole perle che custodisco tra i miei ricordi più belli che vorrei condividere qui con altri avventurieri lagunari."
Ma dunque arriviamo al punto che più interessa in questo articolo: il ferro di prua. Avete presente quella strana “F” al contrario giusto giusto sulla prua? Parliamo proprio di quella. Il tipico pettine o ferro di prua (in veneziano -fero da próva o dolfin- per non farci mancare nulla) ha lo scopo di proteggere la prua da eventuali collisioni ed anche come abbellimento, ma non è un tocco estetico proprio a caso. La sua forma ha tradizionalmente il significato di rappresentare i sei sestieri di Venezia, (i sei denti rivolti in avanti): San Marco, San Polo, Santa Croce, Castello, Dorsoduro e Cannaregio ( il nostro, olé!). Ma non finisce lì, viene simbolicamente rappresentata la Giudecca (il dente rivolto all'indietro) e il cappello del Doge. L'archetto sopra il dente più alto del pettine rappresenta il Ponte di Rialto; infine, la "S" che parte dal punto più alto per arrivare al punto più basso del ferro rappresenta il Canal Grande. In quello di alcune gondole di recente costruzione sono presenti anche tre rifiniture - una sorta di ricami detti foglie posti tra le sei barrette anteriori - che rappresentano le tre isole più importanti tra quelle delle laguna veneta, ovvero le isole di Murano, Burano e Torcello. Delle isole, giuro, ancora non mi è capitato di notarne il dettaglio, ma credo che dopo questa curiosità che ho rinfrescato dalla memoria, ci farò più caso e forse anche chi leggerà questo pezzo. Di contare tutte le gondole sul Canal Grande pero' non se ne parla, non ho più l'età! A parte gli scherzi, vi auguro di almeno una volta nella vita salire su una gondola, è una delle tante cose irripetibili che si possono fare solo nella nostra Venezia. Alla prossima curiosità.